Consulenza e gestione per servizi di connettività

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CONNETTIVITA’

La connessione a banda larga è oggi uno strumento indispensabile per qualsiasi azienda. Attraverso di essa le aziende gestiscono ormai la maggior parte delle attività di business, posta elettronica, condivisione di dati, accesso ai software gestionali, controllo e gestione degli impianti produttivi eccetera, fino al recente controllo remoto di prodotti forniti ai clienti al fine di fornire manutenzione predittiva.

La necessità delle aziende di fornire (sia ai propri clienti che alle applicazioni interne) sempre più servizi attraverso la connettività, ha spinto gli operatori ed il governo stesso ad effettuare ingenti investimenti nello sviluppo della rete che, sempre più vede nel suo futuro l’utilizzo della fibra ottica e del 5G. Infatti la ormai “vecchia” tecnologia ADSL risulta insufficiente per la quasi totalità delle aziende anche molto piccole. 

Per fare la scelta ottimale è necessario analizzare le necessità operative, la situazione infrastrutturale e le tecnologie disponibili sul territorio, queste ultime possono variare in base al provider.

 

ADSL

L’ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line) è un servizio di connettività in banda condivisa trasportata attraverso doppini di rame che, partendo dalla centrale Telecom Italia arriva fino all’utente finale, la velocità nominale è di 20 Mbps (megabits per secondo) in download e di 1 Mbps in upload ma raramente questa è raggiungibile per via di alcuni fattori che ne influenzano le prestazioni. Le prestazioni dell’ADSL sono condizionate in prevalenza dalla distanza tra la centrale e l’utente, ma anche dal livello di ossidazione del doppino di rame o delle coppie su cui il doppino viene attestato, inoltre essendo in banda condivisa viene influenzata anche dalla quantità di dati inviati o ricevuti da altri utenti. In zone rurali infine, troviamo spesso il problema dei roditori che rosicchiano in cavi, ma questa è un’altra storia perché il problema non è il calo delle prestazioni ma l’interruzione totale del servizio. Comunque, considerando anche il massimo delle prestazioni, il motivo che più di ogni altro oggi rende l’ADSL insufficiente al fabbisogno, è la limitata banda disponibile in upload (1 Mbps), infatti il sempre crescente utilizzo anche per le piccole aziende di sistemi in cloud (gestionale, posta elettronica, cartelle condivise ecc.) necessita di prestazioni più elevate. 

HDSL

L’HDSL (High data rate Digital Subscriber Line)è un servizio di connettività in banda condivisa trasportata attraverso doppini di rame che, partendo dalla centrale Telecom Italia arriva fino all’utente finale. La caratteristica particolare di questo servizio è la simmetricità (a differenza dell’ADSL che come dicevamo è asimmetrica), la velocità minima è di 2 Mbps e può arrivare fino a 8 Mbps su circuiti ATM e fino a 10 Mbps su circuiti GBE. La velocità di questo servizio è molto più stabile rispetto all’ADSL e richiede 1 doppino di rame ogni 2 Mbps, questo ed il tipo di architettura che lo caratterizza lo rende molto più costoso di una ADSL. Un’altra caratteristica che fino a pochi anni fa rendeva indispensabile questo servizio, in molte zone dove sul circuito ATM è disponibile la tecnologia IMA, era l’ininfluenza della distanza dalla centrale tramite un sistema di rilanci del segnale.

Oggigiorno questa tecnologia viene attivata molto raramente perché molto spesso, anche dove non disponibile la tecnologia VDSL, con un costo simile o leggermente più alto è possibile attivare una fibra ottica dedicata, queste due tecnologie le vedremo qui sotto.      

VDSL e EVDSL

La VDSL (Very High Speed Digital Subscriber Line) e la EVDSL (che l’evoluzione della VDSL) è la tecnologia anche conosciuta con l’acronimo FTTC (Fiber To The Cabinet) che sta, con il costante aumento della copertura, sostituendo i servizi ADSL e HDSL. Il suo grande vantaggio consiste nel corto tragitto effettuato tramite il doppino di rame, infatti questo viene utilizzato dal cabinet (l’armadio di strada) all’utente, mentre il tratto dalla centrale al cabinet è in fibra ottica. Anche questo servizio viene erogato in banda condivisa ma la velocità nominale è molto più alta, i tagli minimi partono infatti da 30 Mbps in download e 3 Mbps in upload per arrivare a 200 Mbps in download e 30 Mbps in upload. Anche questo servizio ha le stesse variabili della ADSL ma limitate al tratto in rame che, per essere attivabile, generalmente non può superare 1 Km di distanza (tra il cabinet e l’utente, da considerare che ad 1 Km la prestazione è simile a quella della ADSL), ovviamente in un tratto così breve le altre problematiche prima citate sono molto meno frequenti e di più facile individuazione in caso di intervento tecnico. 

FTTH

L’FTTH (Fiber To The Home) è un servizio gestito interamente in fibra ottica, il traffico dati viene trasportato tramite i fotoni (particelle di luce) quindi non risente delle distanze né di eventuali interferenze elettromagnetiche (che invece disturbano le tecnologie su rame). Esiste sia in banda condivisa che in banda dedicata.

Il servizio in banda condivisa è disponibile solo in quegli edifici dove, uno o più operatori, hanno cablato con il proprio cassetto ottico. La velocità nominale massima è di 1 Gbps (1 gigabit per secondo) ed anche se in banda condivisa, la stabilità di questo servizio è davvero notevole.

Il servizio in banda dedicata è a tutti gli effetti un circuito punto-punto tra l’operatore ed il cliente, la banda è quindi molto stabile ed interamente disponibile. È un servizio indispensabile per tutte quelle aziende che hanno grossi volumi di traffico e che necessitano di latenze molto basse. 

Circuito Ethernet punto-punto

È un circuito privato di trasporto operante a layer 2 su fibra ottica e viene stabilito tra 2 o più siti tramite il POP di un provider. Per via dell’enorme capacità di trasporto e del livello di sicurezza (queste due caratteristiche sono dovute al fatto che questo servizio non è connesso ad internet) è utile per il fabbisogno di spostare dati strategici e/o di grandi volumi, è infatti frequentemente utilizzato per i servizi di disater recovery verso un sito dell’azienda o verso un datacenter. 

Connettività Wireless

I servizi wireless si sono nel tempo sviluppati su diverse tecnologie con lo scopo di portare la connettività in zone mal servite (o addirittura per niente servite) dai servizi via cavo e per fornire linee di backup che avessero un percorso fisico diverso dalla linea principale.

La tecnologia più diffusa è la Hiperlan, questa tecnologia richiede la visibilità fisica tra l’antenna posizionata presso l’utente e l’antenna dell’operatore, quindi eventuali ostacoli sul percorso la renderebbero inutilizzabile. Anche le prestazioni di questo servizio sono condizionate dalla distanza tra l’utente ed l’antenna dell’operatore e nonostante risentano delle condizioni atmosferiche, sono stati raggiunti ottimi livelli di affidabilità.

Questa tecnologia può essere fornita sia in banda condivisa che in banda dedicata. 

Il servizio in banda condivisa comporta che un’antenna dell’operatore eroghi servizi a più clienti, ci saranno quindi una quantità N di clienti che punteranno verso una stessa antenna dell’operatore. Oggi questa tecnologia può erogare fino ad una banda nominale di 100 Mbps in download e 30 Mbps in upload già in molte zone. 

Il servizio in banda dedicata comporta invece l’installazione di un’antenna sul traliccio dell’operatore che fornirà il servizio ad un unico cliente, questo servizio è a tutti gli effetti una connessione punto-punto ed anche se non ne raggiunge la piena affidabilità, ha caratteristiche simili alla FTTH dedicata. 

La tecnologia LTE (conosciuta anche come 4G) ha recentemente avuto un incremento di utilizzo nel gestire la connettività aziendale. Il servizio viene erogato tramite una SIM di un operatore mobile inserita in un router e permette di coprire quelle zone dove non arriva connettività terrestre e non c’è copertura per i servizi Hiperlan (esempio alcune zone della bassa Pianura Padana). Questa tecnologia potrebbe, grazie alla banda nominale che ha ormai superato i 100 Mbps, essere una buona soluzione tuttavia incontra alcune difficoltà. La prima di queste è l’effettiva potenza del segnale che arriva alla sim, questa dipende dalla distanza dalla cella dell’operatore, dagli ostacoli fisici (muri, strutture in metallo ecc.) ed infine dal livello di saturazione della cella dovuto alla quantità di traffico generato dagli utenti ad essa collegati.

L’altra difficoltà è dovuta all’ancora elevato costo di vendita del traffico dati da parte degli operatori di telefonia mobile, infatti quando acquistiamo un servizio di traffico dati da un operatore mobile abbiamo delle limitazioni in termini di traffico transato ed anche quando troviamo offerte a traffico illimitato nelle condizioni di contratto troviamo sempre diciture di questo tipo “Il traffico internet è illimitato salvo utilizzo del servizio contrario ai criteri di buona fede e correttezza” ed ancora “qualora riscontri un utilizzo non conforme del servizio ovvero riscontri dei comportamenti relativi ad anomali volumi di traffico e/o in violazione delle condizioni di utilizzo a scopo personale del servizio si riserva la facoltà prima di sospendere il servizio, in tutto o in parte e con congruo preavviso, e successivamente anche di disattivarlo.”

Tuttavia alcuni operatori forniscono questo servizio in forma illimitata configurando però una velocità ridotta intorno ai 10 Mbps in modo da contenere il traffico mensile transato. 

L’ormai famosissima tecnologia 5G, svilupperà delle potenzialità enormi per via dell’eccezionale massa di dati che può trasportare ad altissima velocità e con bassissime latenze. Al momento questa tecnologia ripone il suo grande valore in ambiti come l’IOT (Internet of Things) ed applicazioni di AI (Artificial Intelligence). 

Connettività satellitare

Questo tipo di connettività ha il grande vantaggio di essere disponibile ovunque ed è in alcuni casi l’unica soluzione possibile, si pensi ad esempio alle dighe, agli impianti petroliferi o più semplicemente ad alcune comunità montane. È difficilmente indispensabile invece nelle zone industriali dove tendenzialmente si trova disponibilità di altre tecnologie. L’ostacolo fino a poco tempo fa più grosso, a parte il costo, era dovuto alla elevata latenza in media di 500 millisecondi, dovuta dall’enorme distanza del satellite (36000 Km), oggi questo è in parte risolto grazie all’integrazione di altre tecnologie come l’LTE. 

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